UNA ONORIFICENZA MERITATA


In occasione della Festa delle Forze Armate, il 4 novembre scorso, ho partecipato al tradizionale ricevimento ad Oakhill, la prestigiosa sede dell’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, residenza dell’Ambasiatore e dei vari uffici dei Consiglieri e della Cancelleria Consolare. Fa sempre un certo effetto, per chi è presente in questa particolare occasione, la moltitudine di Ufficiali Superiori nelle differenti uniformi dei rispettivi Paesi che rappresentano.
Quest’anno S.E. l’Ambasciatore Elena Basile e l’Addetto Militare, Generale Giuseppe Di Giovanni, hanno annoverato tra la folta partecipazione di personalità, la cortese presenza del Ministro della Difesa svedese, Peter Hultqvist che – dopo il saluto di benvenuto dell’Ambasciatore e la breve relazione del Generale Di Giovanni sulle diverse operazioni in cui sono impegnati i militari italani – ha preso la parola ed ha illustrato l’importanza della Difesa in questo particolare periodo.
Alla fine degli interventi l’Ambasciatore ha consegnato le onorifcenze alle personalità svedesi per poi convocare alcuni cittadini italiani, residentiin Svezia, tra i quali il medico chirurgo Marco del Chiaro e il presidente della Federazione delle Associazioni Italiane in Svezia, (FAIS), Manlio Palocci.
L’onorificenza di Cavaliere dell’Oridine della Stella D’italia a Manlio Palocci , secondo il modesto parere di chi scrive, che in oltre otto lustri ha avuto modo di seguire la parabola di Palocci sia nell’ambito della politica svedese che dell’associatività degli italiani in Svezia è stata meritata.
Emigrato da Roma, dov’è nato 67 primavere orsono, lasciò la carriera di bancario nel 1977per seguire Lena che aveva impalmato in Campidoglio. Comincia a lavorare prima come aiuto infermiere, poi in qualità di Infermiere della sala operatoria del Karolinska Sjukhuset di Stoccolma. Entra a far parte, dieci anni dopo, del SindacatoLO con mansioni di organizzazione degli studi e presidente della sezione del sindacato dei dipendenti comunali presso l’Ospedale Karolinska di Stoccolma. Nel frattempo, nel 1982, fonda il Club Italiano di Solna, al quale sodalizio e al Club Italiano di Malmo fornivo telefonicamente, ogni domenica, le ultime notizie dall’Italia, avendo Palocci e il suo omologo di Malmö effettuato un abbonamento con l’emittente svedese.
Entra a far parte dell’organizzazione degli studi per il sindacato dei dipendenti comunali nella regione di Stoccolma. Venti anni dopo è direttore presso l’Unione Didattoca ABF di Solna. Dopo dieci anni di gavetta viene eletto membro del direttivo della Confederazione Nazionale Svedese dei Lavoratori della Regione di Stoccolma (LO).
A questo punto Palocci è ormai in politica e gli incarichi si succedono a ritmo vorticoso: Commissione della Cultura del Comune di Solna; Consigliere Comunale del Comune di Solna; Commissione per lo sport e il tempo libero della Circoscrizione di Södermalm a Stoccolma; Consiglio Distrettuale di Södermalm e Gamla Stan; Consigliere Distrettuale di Skarpnäck; Consigliere Regionale di Stoccolma; Comsigliere Comunale di Stoccolma; Commissione allo Sport del Comune di Stoccolma; Membro del Direttivo dei porti di Stoccolma; Membro del Consiglio Direttivo del Distretto Regionale di Polizia di Stoccolma; Membro della Commissione per i Trasporti e lo Sviluppo nella Regione di Stoccolma; Membro del Comitato elettorale delComune di Stoccolma e della Commissione pergli anziani del Comune di Stoccolma e attualmente Giudice Aggiunto presso il Tribunale per l’Immigrazione. È stato cooptato, insieme a chi scrive, nella prima elezione del COEMIT (Comitato Consolare Italiano) di Stoccolma. Da alcuni anni è presidente e segretario della Società Assistenziale Italiana (S.A.I.) e, come già scritto, è anche Presidente della Federazione delle Associazioni Italiane i Svezia.
Ha un solo neo: è un tifosissimo della Roma, la squadra giallorossa che segue dall’età di 6 anni. Vi domanderete perchè? Blocca il telefono durante ogni partita!

                                                                                                             Angelo Tajani