![Vogliamo anche ricordare il caro amico Enzo Angeli , partigiano d’Italia e presidente dell’ANPI di Stoccolma che ci ha lasciati nell’anno del 75:mo della Liberazione.](https://i0.wp.com/images.squarespace-cdn.com/content/v1/5436c0dde4b00a21914c7882/1587845067376-SZQZFM2P829FBPNHBQT1/ke17ZwdGBToddI8pDm48kOg0JSBwvYTKH_qHbQs-8xEUqsxRUqqbr1mOJYKfIPR7LoDQ9mXPOjoJoqy81S2I8N_N4V1vUb5AoIIIbLZhVYy7Mythp_T-mtop-vrsUOmeInPi9iDjx9w8K4ZfjXt2drlI_HiA4flCbwBzCnE88FxDE-lZZkyOntOFyJP_kxNGCjLISwBs8eEdxAxTptZAUg/image-asset.png?w=1170&ssl=1)
Vogliamo anche ricordare il caro amico Enzo Angeli, partigiano d’Italia e presidente dell’ANPI di Stoccolma che ci ha lasciati nell’anno del 75:mo della Liberazione.
Il 25 Aprile l’Italia celebra la liberazione dal nazifascismo, uno sciagurato ventennio in cui vennero abolite le più fondamentali libertà democratiche come il diritto di opposizione, i partiti e i sindacati, i giornali avversi al regime, il diritto di riunione. Un ventennio in cui vennero istituite leggi speciali contro gli ebrei italiani, e che si concluse con la partecipazione alla guerra di conquista voluta dalla Germania nazista che provocó centinaia di migliaia di vittime tra militari e civili e la distruzione di una gran parte del nostro paese.
Fu per riconquistare le libertà democratiche che parteciparono alla Resistenza da monarchici a comunisti, da socialisti a liberali a repubblicani, per costruire un’Italia nuova.
Migliaia di giovani uomini e giovani donne persero la vita in questa lotta, in guerra, o spediti in campi di concentramento, o assassinati per rappresaglia (come a Marzabotto o alle Fosse Ardeatine).
Ebbene oggi leggiamo che in diversi luoghi d’Italia sono state oggi vilipese lapidi di omaggio a caduti della Resistenza (come avvenuto ad Acilia dove è stata incendiata la corona di fiori deposta dall’ANPI in ricordo di Lido Duranti, morto nell’eccidio presso le Fosse Ardeatine del 1944). Uomini e donne disposti a morire per difendere i diritti fondamentali di tutti, anche degli avversari, diritti che a loro non erano stati riconosciuti.
Proviamo sdegno, e vergogna, di fronte a questa barbarie e sentiamo che la lotta contro il fascismo, purtroppo, è sempre attuale, anzi forse ora più che mai, quando il futuro ci appare pieno di incertezze e di minacce.
Per il Circolo ANPI di Stoccolma
Antonella Dolci