Stefan Löfven in visita di stato in Italia


Il primo ministro svedese Stefan Löfvenha visitato l’Italia e incontrato il suo collega Matteo Renzi.

Uno degli argomenti discussi durante la breve visita di Löfven è stato l’Europa dopo Brexit. L’Italia e la Svezia devono elaborare una strategia comune per sostenere il progetto unitario europeo e quindi evitare salti nel buio. La Svezia ha una lunga tradizione per quanto riguarda la collaborazione internazionale, ha detto Renzi. Sottolineando che la lotta contro il terrorismo deve andare di pari passo con la giusta apertura rispetto ai fenomeni migratori. La generosa politica di apertura nei confronti dei rifugiati deve essere condivisa da tutti i paesi membri dell’Unione Europea, solo in questo modo si potrà parlare di integrazione.
Un altro problema discusso durante l’incontro è stato la lotta al razzismo che è anche frutto della chiusura di alcuni stati europei alla emigrazione. Il populismo di qualsiasi colore va combattuto con itransigenza.

Con la Brexit serve una nuova strategia Ue
«Le banche svedesi sono in buona forma – ha detto il ministro svedese – ci sono sufficienti risorse per gestire la situazione in maniera sicura, ma la Brexit vuol dire che bisogna creare una nuova strategia per l’Ue: più lavoro e investimenti, una strategia inclusiva. In Svezia dal punto di vista finanziario non c’è problema perché possiamo gestire la situazione».

Sui migranti serve una soluzione comune Ue
«Il problema dei migranti – ha sottolineato il ministro Lofven – non può essere risolto dai singoli Paesi. Abbiamo bisogno di un sistema di asilo comune dell’Unione europea. Serve una chiarezza, non si lascino da soli i singoli Paesi. Serve una responsabilità congiunta».

Le banche e Brexit
Renziha affermato inoltre che “Le difficoltà della Borsa sono seguite con attenzione da tutti i governi, anche quello italiano, ma quello che ci interessa è che non ci sia nessun dubbio rispetto alla tranquillità dei correntisti italiani”. “Chi conosce la realtà sa che la vera questione sulla finanza in Europa non sono i Not performing loans italiani, sono i derivati di altre banche”, aggiunge .”I Npl italiani valgono 1, i derivati di altre banche valgono 100: poi ci sono algoritmi e parametri per cui una banca italiana in particolare è al centro dell’attenzione, ma il rapporto è di 1 a 100″.

E dunque “sono certo che la vigilanza della Bce e l’attenzione degli Stati membri sia altissima. Per il resto il mercato farà le proprie valutazioni e i prossimi giorni consentiranno alle autorità bancarie europee di riflettere attentamente sulle prolematiche europee e sui derivati. Sono certo, conoscendoli, che non faranno mancare la loro attenzione”. Circa Mps, “auspichiamo soluzioni di mercato. Perché le condizioni ci siano, il governo italiano segue con grande attenzione, perché il nostro obiettivo non è intervenire per salvare le autorità bancarie, ma mettere al sicuro i correntisti”

La  Banca centrale svedese ha oggi rinviato l’innalzamento dei tassi di interesse: «non è un cambiamento drammatico ma è una conseguenza della Brexit, del risultato del referendum britannico. Ci aspettavamo qualcosa come conseguenza», ha detto il primo ministro svedese Stefan Löfven nel corso della conferenza stampa a villa Pamphili a Roma dopo l’incontro con il premier italiano Matteo Renzi.

Engla de Vries