Addio Londra!


Grazie all’uso ”democratico” del referendum il malcontento populista inglese ha scelto di uscire dall’Unione europea. È una catastrofe per i mercati almeno nell’immediato e un segnale allarmante per la UE intera.  In effetti i britannici sono sempre stati o meglio si sono sempre ritenuti i primi della classe, e, insieme a Spagna , Portogallo e altrenazioni hanno imposto il colonialismo al mondo intero.

 In realtà quello che si chiama Regno Unito, lo è perchè concede una specie di ”statuto speciale” ad altre regioni o nazioni come la Scozia, il Galles, l’Irlanda del Nord. Lo vediamo anche agli europei di calcio. Quindi se sono un po’ disuniti in patria come potevano sentirsi uniti all’Europa?

Qui non basterebbe un saggio per cercare di focalizzare alcuni motivi ma un motivo, uno solo, vorrei osare proporlo .

Sicuramente l’uscita degli inglesi dall’Europa comporterà una lunga serie di disagi sia agli inglesi stessi che agli europei. Questo nell’immediato.
Penso per esempio a quegli italiani che si recano nel regno della perfida Albione per studiare o per lavorare, penso alla discriminazione contro di loro e non solo contro di loro che aumenterà grazie a divieti e controlli.

Tuttavia, e qui il motivo positivo, la UE, tra uno o due anni (la burocrazia deve fare il suo corso), si toglierà definitivamente dalle scatole una nazione che hapreteso dall’UE da quando entrò a farne parte negli anni settanta, tutta una serie di privilegi, chissà perchè sempre concessi.

E questo può diventare un bene per l’Europa. Si perchè se altre nazioni come Polonia, Ungheria ed altre, accolte troppo in fretta, quasi per fare numero, sceglieranno di compiere anche loro il grande Exit, vorrà dire che l’Europa Unita potrà rifondarsi su degli obiettivi nuovi e su un numero di nazioni che vedano nella UE un motivo per ritrovare una identità comune e non un tornaconto nazionale ed egoistico

Un’Europaveramente dei popoli e non degli strapoteri e delle burocrazie.
Una Europa che guardi a ciò che unisce i popoli e lavori su questo senza imporre regole e leggi che dai molti non possono essere capite.

Lo so, è un sogno, perchè ci sono (e ci devono essere) i paesi guida come la Francia e la Germania, a voler dettare legge ma almeno l’United Kingdom ci ha liberato da se stessa attraverso un suicidio politico e sociale (pensate ai separatisti scozzesi filoeuropeisti!)  prima ancora che economico.

Quindi ora i galli nel pollaio sono soltanto due (dal momento cheil pulcino ballerino Italia deve crescere ancora). Riusciranno i nostri eroi a capirne la lezione? Me lo auguro, perche un’Europa non unita può soltanto lasciare spazio ad incubi di guerra e devastazione.

Guido Zeccola