Intervista con l’Ambasciatore Mario Cospito riguardo le elezioni europee


Abbiamo avuto l’opportunità, grazie alla disponibilità di S.E. l’Ambasciatore Mario Cospito, di poter fare qualche domanda riguardo il voto europeo che ci sarà fra non molto.

1) Come sappiamo, a fine maggio ci saranno le elezioni europee. Parte della gente avente il diritto di voto ha difficoltà a trovare una ragione valida per andare a votare nelle elezioni nazionali, cosa potrebbe dire per far interessare queste persone, ad andare a votare per le europee?

Nel periodo che va dal 23 al 26 di maggio prossimi, si torna a votare per eleggere i rappresentanti al parlamento europeo. Cercherò di rispondere a chi si domanda perché debba andare a votare e cosa faccia, il parlamento europeo, per i cittadini residenti nell’unione europea.

Io sono nato nel 1959, due anni dopo della Firma dei Trattati di Roma che istituivano il Mercato Comune Europeo. Si può dire che abbia vissuto tutta la mia vita nel progetto europeo, quello che prima era chiamato Mercato Comune, poi prese il nome di Comunità Europea ed ora si chiama Unione Europea. Già questi cambiamenti etimologici la dicono lunga sul percorso fatto nel frattempo: si è passati cioè da una entità meramente economica ad un progetto più ampio, che va oltre il semplice commercio e le questione tecniche. A seguito dei trattati di Nizza e di Maastricht, si è arrivati al progetto europeo vero e proprio, quello che vuole davvero fare il salto di qualità verso un unione politica forte.

Perché andare a votare? Mi riferisco soprattutto ai giovani, che in questo periodo, iniziando proprio qui dalla Svezia, ci stanno accusando di non aver dato risposte a interrogativi importanti, il cambiamento climatico, ma non solo. Perché oggi assistiamo a fenomeni di malcontento popolare nei confronti dell’Europa? Forse perché da alcuni paesi dell’Unione Europea non è arrivata una risposta alle esigenze basilari dei cittadini, come il lavoro, il miglioramento delle aspettative di vita e lo sviluppo sociale: negli ultimi anni il fenomeno dell’immigrazione irregolare ha messo a dura prova la comunità europea.

Credo che anche per questi motivi si debba andare a votare: gli antichi greci ci hanno insegnato che già l’atto di votare è importante in se; vuol dire partecipare ed in questo caso partecipare ad inviare i propri rappresentanti al parlamento europeo, che dopo i trattati di Maastricht si è visto accrescere dil suo potere con una più incisiva azione di legislatore, insieme al Consiglio europeo e con la collaborazione della Commissione. In sostanza, il parlamento europeo, oggi, è essenziale per votare le leggi che poi avranno influenza su ognuno di noi.

Dopo aver ricordato le difficoltà del progetto europeo, vorrei anche ricordare le tante cose positive di esso, cominciando con il mercato unico europeo. Molti si potrebbero chiedere in cosa consistono gli effetti del Mercato Unico: ne posso citare alcuni. Ad esempio la standardizzazione di apparecchi e procedure, come ad esempio le prese elettriche, un dettaglio non da sottovalutare e che ha semplificato la vita a moltissime persone. Ma penso anche allo Spazio Schengen, che ci consente di viaggiare nei paesi comunitari senza dover presentare il documento di identità e quindi non passando il controllo della documentazione personale. Il roaming dei dati è una delle ultime conquiste, ma potrei anche citare il progetto Erasmus tramite il quale milioni di studenti universitari europei hanno studiato in altri paesi, imparandone la lingua e i costumi e non ultimo favorendo anche rapporti di coppia. Un esempio concreto di sinergia è anche il meccanismo di “emergenza europea” che si attiva ogni qual volta vi sia un disastro naturale in uno degli Stati membri: pensiamo ad esempio alla emergenza incendi in Svezia della scorsa estate e dell’intervento della nostra Protezione civile con velivoli Canadair. Tirando le somme, resto più che convinto che l’Europa sia ancora un progetto utile ed è per questo che chiunque può deve andare a votare.

2) Come e dove sarà possibile andare a votare qui in Svezia?

Prima di tutto ricordo le date di votazione dei seggi che l’ambasciata mette a disposizione, saranno venerdì 24 maggio e sabato 25 maggio. Gli orari sono, il venerdì dalle 17 alle 22 ed il sabato dalle 7 alle 18. L’invito che faccio è di seguire attentamente il nostro sito web ( https://ambstoccolma.esteri.it/Ambasciata_Stoccolma/it/ ) ed il nostro sito Facebook (Embassy of Italy in Sweden) , oppure di contattare la nostra Ambasciata.

Sarà istituito un seggio ogni 5000 abitanti, ed avendo noi 11000 elettori, abbiamo deciso di farne tre: due a Stoccolma, presso la Cancelleria Consolare e l’Istituto di Cultura ed un terzo a Malmö, di cui daremo informazioni più precise in seguito tramite i nostri media.

Chi potrà votare? Fino al 7 marzo scorso vi era la possibilità della cosiddetta “opzione”; ossia i nostri connazionali temporaneamente residenti in Svezia e non iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) avrebbero potuto optare per il voto in Svezia, anziché in Italia. Chi è iscritto all’AIRE può votare per le liste italiane nei seggi sopra indicati oppure potrà votare per le liste svedesi nei seggi istituiti dalle Autorità svedesi; attiro però l’attenzione sul fatto che il doppio voto è proibito e sanzionato in maniera molto importante. Chi voterà per le liste italiane riceverà presso il proprio domicilio un certificato elettorale che dovrà presentare, con un documento di identità, in uno dei tre seggi istituiti in Svezia. Vi è infine sempre la possibilità di votare in Italia, facendo domanda al proprio comune di residenza in Italia, nel qual caso si perde il diritto di votare anche in Svezia.

3) Che ripercussioni ha una votazione del genere nell’ambito della politica italiana e di conseguenza degli italiani all’estero?

Per la politica italiana è ovvio che ogni votazione, anche la più piccola, può far scalpore, sono quindi convinto che anche le elezioni europee avranno una eco rilevante in Italia.

Ovviamente non si potrà trasportare completamente il risultato europeo al territorio nazionale, in quanto un elettore, o elettrice, potrebbe avere differenti posizioni nei contesti nazionali ed europee. Questa votazione avrà sicuramente una influenza, ma non più di una qualunque tornata elettorale intermedia.

Per l’Italia, le elezioni europee hanno da sempre registrato un’altissima affluenza, e mi auguro che questo venga confermato anche alle prossime elezioni. Come dicevo prima, è un voto importante e quindi un invito a recarsi alle urne per votare.

4) Una domanda tecnica, cosa è necessario da portare alla votazione e cosa fare se non si dispone di una delle cose richieste.

Come dicevo prima, bisogna presentarsi al seggio con la tessera elettorale che arriverà al proprio domicilio e con un documento di identità. Se la tessera non arrivasse, se ne può chiedere un duplicato presso la nostra Cancelleria consolare.

In conclusione, vorrei aggiungere i più calorosi auguri per una Santa Pasqua, e vorrei dire che l’Ambasciata è molto impegnata su questo evento che costituisce dal punto di vita consolare l’evento più importante dell’anno. Chiedo quindi un minimo di comprensione se ci fossero dei disguidi ed invito tutti a consultare i nostri siti social che saranno costantemente aggiornati. Grazie e buon lavoro.