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Penso a quando a scuola ci dicevano che l’Italia era la “patria del diritto”, che fu Cesare Beccaria, un italiano, il priimo a condannare la pena di morte. Penso alle Fosse Ardeatine. Penso alla caccia all’uomo a Macerata. Penso ai novanta migranti affogati l’altro giorno e ai sedici affogati ieri, in cammino per l’Italia.
Che possiamo fare, noi pochi italiani all’estero, davanti a questa lavina di barbarie?
Una cosa, possiamo fare, credo:
Fra qualche settimana ci sono le elezioni, in Italia.
Andiamo TUTTI a votare. Votiamo per il partito che ci piace, o per il programma che ci convince e, se non c’è, per un candidato o una candidata che ci pare onesta e competente.
Ma, soprattutto, non diamo neanche un voto ai rappresentanti di quei partiti che approvano, giustificano, minimizzano o tacciono il linciaggio sulle nostre piazze e ai loro partiti alleati.
Antonella Dolci