Mitologia nordica

Le fonti
La mitologia nordica o norrena è formata dalle credenze delle popolazioni scandinave, derivanti da quelle germaniche e celtiche. Inizialmente i miti si tramandavano a voce subendo molte modifiche nel tempo, se non proprio la perdita. Con l’arrivo del cristianesimo nell’Europa settentrionale, durante il medioevo, questi miti furono raccolti e in qualche modo cristianizzati.

Due sono i libri che più di tutti ci tramandano questa cultura pagana: uno,“l’Edda in prosa”, scritto nel 1220 d.C. dal poeta e storico islandese Snorri Sturlunson,  è   un manuale di poetica nordica formato da un prologo e tre capitoli, uno dei quali è il Gylfaginning – l’inganno di Gylfi – un insieme di miti norreni. L’altro è “l’Edda poetica”, un insieme di poemi nordici tratti dal manoscritto medioevale “Codex Regius”. contenente la Völuspá dalla quale si possono ricavare moltissime informazioni sulla cosmologia e la cosmogonia di tale credo pagano.

La creazione di Midgardr e degli uomini
Attraverso le fonti e le conoscenze a noi tramandate, sappiamo che in principio esistevano due mondi: quello del ghiaccio, Niflheim, e quello del fuoco, Múspellheim. Tra i due mondi c’era il nulla, una grande voragine.

 Un giorno i due mondi si toccarono e dall’unione nacque il gigante Yimir. Insieme al gigante nacque anche una vacca che lo nutriva con il suo latte. La vacca si nutriva leccando le rocce salate, dalle quali uscì Bùri (capostipite di tutti gli Dei), che ebbe come figlio Bor, il quale divenne padre a sua volta di altri 3 figli, Odin, Vili e . I tre fratelli uccisero il gigante Yimir, dalla morte del gigante, formarono Midgard, “il recinto centrale” (anche detta “terra di mezzo”) usando la carne del gigante per formare la terra e il sangue per i mari.

 I tre Dei, Odin, Vili e , una volta creato anche il cielo, gli astri e lo scorrere del tempo, crearono due uomini. Il maschio fu chiamato Askr e la donna Embla. Midgard venne data come dimora alla coppia e la stirpe degli uomini ebbe inizio.

Una volta creata Midgard, gli Dei plasmarono un regno in cielo, dove la loro stirpe potesse vivere. Quel luogo prese il nome di Asgard,  Il cui Sovrano divenne Odin, che si sposò con Frigg dando vita alla stirpe degli Dei legati al cielo, alla guerra e alla saggezza, gli Æsir. In questa città vi era il Valhalla, il palazzo dove le anime dei morti potevano vivere insieme ad Odin e gli altri Dei.

Poiché gli Dei volevano avere contatti con Midgard, fu creato un ponte tra Asgard e la terra di mezzo. Il ponte fu chiamato Bifrost e come guardiano vi misero il Dio Heimdall.

I nove mondi (nioheim)
Nella mitologia scandinava esistono nove mondi o regni, i quali si poggiano o orbitano su Yiggdrasil l’albero cosmico.

Considerando come punto di riferimento Midgard, posto al centro di Yiggdrasil, si trovano al di sopra di essa due mondi:  Alfheim e Asgard, rispettivamente la dimora degli Alfar (elfi chiari) e degli Æsir (Dei). Ai quattro punti cardinali di Midgard troviamo 4 regni. A nord e a sud troviamo rispettivamente Niflheim e Múspellheim, i regni del ghiaccio e del fuoco, da cui si formò il gigante Yimir. Ad ovest c’è Vanaheim, dimora dei Vanir (una diversa stirpe di Dei legati alla fertilità e alla terra). Jotunheim è posto a est della terra degli uomini. In questo mondo abitano i giganti chiamati Jotnar. Thor, Dio del tuono si recava spesso in questo mondo per combattere gli Jotnar, usando il suo martello Mjöllnir. Al di sotto di MIdgard vi è Svartàlfaheim il regno sotterraneo degli elfi oscuri. Nelle profondità di Yiggdrasil vi è Helheim, il più profondo dei nove mondi, dimora di Hel signora dei morti,  e dimora di coloro che non sonodegni del Valhalla.

I protagonisti della mitologia
Moltissimi sono i protagonisti che vivono nei miti norreni. Fra questi sicuramente i più famosi sono; Odin, Thor e Loki.

Odin ,come già visto, è l’Æsir che sconfisse, insieme ai suoi fratelli, Vili e , il gigante Yimir da cui venne formata Midgard. Egli è il padre di tutti gli Dei e re di Asgard.  La sua consorte è Frigg madre del Dio Balder e di Höðr, il dio cieco che ucciderà, ingannato da Loki, il suo stesso fratello. Odin genera dei figli anche al di fuori del matrimonio: da questi rapporti extraconiugalinacquero, tra gli altri,  Thor, il Dio del tuono, famoso perla sua enorme forza, per il suo martello Mjolnir e le sue molte lotte contro i giganti Jotnar, e Loki, uno dei protagonisti principali del pantheon nordico – Dio dalla personalità complicata che spesso aiuta gliÆsir e altrettanto spesso crea loro problemi – Per aver indotto con l’inganno Höðr, il Dio cieco, a uccidere suo fratello Baldr, Loki viene punito e portato in una grotta a Niflheim dove legato è costretto a ricevere in faccia il veleno di un serpente posto sopra la sua testa; in suo aiuto c’è sua moglie che con un recipiente cerca di impedire le sofferenze al marito, sofferenze a cui non può sottrarsi, quando ella si allontana per svuotarlo.[1]Figli di Loki sono, Hel signora del regno degli inferi,  Midgardrsom il serpente,  che circonda  Midgard e vive nei suoi oceani e Fenrir, il lupo gigante estremamente intelligente e capace di parlare.

Ragnarok, la battaglia finale.
Il mito del Ragnarok, racconta della battaglia finale, dalla quale tutto verrà quasi interamente distrutto e in seguito verrà creata una nuova fase dell’esistenza.

Il Ragnarok sarà preceduto da un inverno lungo tre anni, in cui tutto il creato verrà corrotto, i legami sociali e familiari saranno spezzati e anche il sole e la luna saranno distrutti.

Nell’Edda Poetica, all’interno della Volùspa è possibile leggere a riguardo quanto segue;

« I fratelli si aggrediranno
e alla morte giungeranno,
tradiranno i cugini
i vincoli di stirpe,
prova dura per gli uomini,
immane l’adulterio.
Tempo di asce, tempo di spade
s’infrangeranno scudi,
tempo di venti, tempo di lupi,
prima che il mondo crolli.
[Strepita il suolo;
volano via le streghe.]
Neppure un uomo
un altro ne risparmierà.. »[2]

L’albero cosmico, Yggdrasil, si scuoterà generando cataclismi che porteranno all’annullamento dei confini tra i mondi.

 Loki, liberatosi dal castigo di Niflheim, guiderà le forze del caos contro gli Dei dell’ordine; i suoi figli Midgardrsom e Fenrir scenderanno in campo con il loro padre.

La battaglia finale avverrà in una pianura chiamata Vígríðr. Nell’Edda in prosa di Snorri Sturlungson, si legge;

“In questo tumulto il cielo si squarcia e giungono al galoppo i figli di Muspell,avanti a tutti cavalca  Surtr, e prima e dopo di lui divampa il fuoco. Ottima è la sua spada, essa sfolgora più che il sole. Ma quand’essi passeranno su Bifrost esso crollerà, com’è stato detto. La schiatta di Muspell, correrà fino al campo ché chiamato Vígríðr e là giungerà anche il lupo Fenrir e il serpente di Midhgardhr, e la sarà giunto anche Loki e Hrymr e con lui, tutti i thursi della brina e Loki seguiranno tutti gli uomini di Hel. Ma i figli di Muspell formeranno una loro schiera, ed essa sarà molto lucente. Il campo di Vígríðr è ampio cento miglia ogni direzione.[3]

I giganti di fuoco di Muspellheim cavalcheranno su  Bifrost, il quale si frantumerà sotto il peso delle loro cavalcature, in quel momento Heimdall, il Dio sentinella del ponte, suonerà il suo corno chiamando a raccolta Odin, gli  Æsir e gli spiriti dei guerrieri che si erano meritati il Valhalla.

Dopo il segnale della sentinella, tutti gli Dei, Æsir e Vanir si schiereranno in battaglia, capitanati da  Odin, il quale si getterà contro il lupo Fenrir, al suo fianco Thor impegnato in una tremenda lotta contro Midgardrsom, non potrà aiutare suo padre che viene divorato dal lupo gigante. Lo stesso Dio del tuono, una volta sconfitto il serpente, ne uscirà vittorioso ma non vivo, poiché infettato dal veleno di quest’ultimo, che di lì a “nove passi” lo ucciderà. Ogni Dio incontrerà la sua controparte negativa, in una battaglia senza pari. Loki si scontrerà contro  Heimdall ed entrambi perderanno la vita. Il gigante Surtr, dopo aver sconfitto il Dio Vanir Freyr in una lotta lunghissima, darà fuoco al mondo con la sua spada infuocata.

Nessuno si salverà dal fuoco, tranne che una coppia di esseri umani, Líf e Lífþrasir, che si nascose nel bosco di Hoddmimir e che ripopoleranno la terra.

Víðarr, Váli, Móði e Magni saranno gli unici Dei che sopravviveranno al Ragnarok. e Bald e Höðr  risorgeranno da Helheimr.

Nonostante tutto l’ordine venga ricostruito, nel nuovo tempo ci sarà una serpe volante, che oscurerà la terra, portando con se i morti del conflitto.

De Paolis Valerio


[1]http://it.wikipedia.org/wiki/Loki_(mitologia)#Nei_poemi
[2] Edda poetica – Völuspá – Profezia della Veggente XLV) tratto da “http://bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-1.Voluspa.html#46”
[3] SNORRI STURLUNSON – “Edda a cura di Giorgio Delfini”, Gylfaginning 51, Adelphi 2006 p.118